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Cessapalombo

Cessapalombo

Questo centro abitato, risalente al IV-III secolo a.C., fu edificato in una fitta zona boschiva e si è sviluppato nel tempo in varie frazioni, fra cui Montalto, Valle, Villa, Tribbio e Monastero. Il bosco ha rappresentato per secoli la vera risorsa della montagna ed è il luogo delle carbonaie e di prelibatezze locali, come funghi e tartufi. Vicino ai boschi vennero anche costruiti i primi insediamenti urbani come lo stesso Cessapalombo, che deve il suo nome all’antico termine latino caesa, ovvero da silva caesa che significa selva tagliata.

L´audioguida

La visita

In piazza Vittorio Emanuele la Chiesa di Sant’Andrea conserva all’interno una pregevole statua lignea della Vergine con Bambino detta Madonna dell’Impollata del ‘400 e dietro l’altare il dipinto Mater Misericordiae con cavalieri del camerte Girolamo di Giovanni. Nei dintorni merita un’escursione l’ex Castello di Montalto dove, in una posizione estremamente panoramica, si osservano imponenti ruderi di torri e mura e, poco distante, la Chiesa di San Benedetto nella quale si trovano un Crocifisso ligneo del XVII secolo e un affresco del De Magistris (1526). Nella frazione di Montalto si trova Palazzo Simonelli, della fine del ‘700, oggi sede del Museo delle Carbonaie che raccoglie gli strumenti tipici e la documentazione storica di quest’antica attività sviluppatasi fino a tutto l’800. Quello dei carbonai è un mestiere tradizionale che ha caratterizzato l’antico sistema sociale ed economico di gran parte dei Sibillini; le carbonaie erano la fonte di energia e la risorsa economica primaria delle popolazioni di comuni come Cessapalombo. Il museo si sviluppa anche in un percorso esterno, il “percorso delle carbonaie”, lungo le cui tappe sono state fedelmente ricostruite tutte le fasi del procedimento di produzione del carbone. È presente, inoltre, un’area dedicata alle altre emergenze naturali tipiche del Parco Nazionale dei Monti Sibillini: le risorse geologiche e geomorfologiche, le acque, i fiori, gli animali, il patrimonio insediativo, i percorsi storici, le antiche tradizioni civili e religiose. Interessante infine una visita a Monastero dove in posizione isolata a valle del centro abitato, si trova l’Abbazia di San Salvatore, caratterizzata da una bella cripta a tre navate in cui sono custoditi elementi di notevole interesse artistico ed un affresco di Madonna con Bambino risalente del XII secolo.

Da non perdere

A Montalto si trova il giardino delle Farfalle, parco attrezzato di circa un ettaro, ideale per svolgere attività didattiche con le scuole a diretto contatto con il fantastico mondo delle farfalle, dei fiori e delle piante. Lungo il percorso che si sviluppa all’interno del giardino si trovano la serra osservatorio, lo stagno con i suoi abitanti, l’orto officinale, la zona delle erbe aromatiche e le aree attrezzate per il pic-nic. A Montalto, il 22 marzo 1944 si consumò l’eccidio di 27 partigiani e dal 2003 si tiene ogni anno una marcia commemorativa attraverso i luoghi della tragedia.

Per approfondimenti vai alla sezione turismo del sito del comune di Cessapalombo.

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